Avevo preso parte attiva a ogni momento della creazione di questa vita.
Allora perché non mi ci ritrovavo affatto?
L’unica cosa più impossibile di restare,
era andarmene.(Mangia, Prega, Ama – Il film)
Quella di oggi non sarà una guida come le altre. Sarà un viaggio nel viaggio. Ci sono diverse ragioni che spingono qualcuno a preparare una valigia, in un giorno qualunque, e partire. Si parte per curiosità, per noia, per divertimento, per disperazione. Ma sempre, per cercare qualcosa. O qualcuno. O noi stessi.
Noi di Itinera, che amiamo accompagnarvi nei vostri viaggi, abbiamo pensato allora di proporvene uno che vi porti lontano, in una dimensione più spirituale, in Oriente. A Monaco di Baviera.
Sì, avete capito bene, perché a volte il viaggio non è solo quello di ore e ore su un aereo grandissimo alla volta di architetture sorprendenti, di strade sconosciute, di gente che parla una lingua per noi irripetibile. A volte, una persona si trova lontano migliaia e migliaia di chilometri rimanendo “vicino casa”: non è questo il viaggio cui ogni vero viaggiatore – e non un turista – aspira? Trovare risposte a domande difficili, e farlo in luoghi inconsueti, inaspettati, e meravigliosi. A due passi (più o meno) da casa. (Se ci pensate, Monaco non è poi così lontana.)
Il percorso che proponiamo si articola dunque in tre tappe, tre momenti importanti della vita di ognuno, e che su Itinera ci siamo divertiti a immaginare proprio come quel film di qualche tempo fa, cambiandone giusto le destinazioni, ma non lo spirito. Ricordate Mangia, Prega, Ama?
Ecco, proprio sulla falsa riga del celebre lungometraggio, il nuovo itinerario su come e dove trovare l’Oriente a Monaco, e con questo forse anche qualche risposta. Buon viaggio.
MANGIA:
Takumi Restaurant– Heßstraße 71, 80798 München (UBahn: U2 “Theresienstrasse”)
Situato in un vivacissimo e moderno quartiere di Monaco, il Takumi è una casa del ramen, il celebre piatto giapponese che è molto più di una normale zuppa. Appena entrati, vi sembrerà di essere a Tokio, o ancor meglio, in un piccolo centro giapponese. Tutto parla di Oriente, in questo posto. Gli arredi, semplici e lineari, la cucina – visibile dai clienti – che lavora incessantemente e prepara tutti i piatti davanti ai vostri occhi, i tavoli, le bacchette, il menù scritto anche in giapponese. Soprattutto, vi conquisterà il personale, sempre col sorriso, quello che solo i giapponesi sanno sfoggiare in ogni occasione, e con la fascia in testa, come ogni buon cartone animato ci ha insegnato quando eravamo piccoli! Incredibile!
Il locale è frequentato soprattutto da orientali in viaggio o che vivono qui a Monaco, a testimonianza che i sapori proposti sono reali e tipici della tradizione nipponica. Il ramen, proposto in diverse varietà, è davvero, davvero buonissimo, ed è praticamente l’unico piatto disponibile: il Takumi è la celebrazione di un sentire orientale attraverso un sapore inconfondibile, non un semplice ristorante giapponese. I prezzi, inoltre, non sono affatto male!
Una menzione a parte la merita il proprietario del locale, che parla anche in inglese ed è gentile sopra ogni aspettativa. Si chiama Yoshihiko Yuki, ma ormai per noi è solo Yoshi, e possiamo assicurare che è il primo fan del mangiare che propone. Appena ti siedi, lui arriva e inizia a spiegarti cosa sia il ramen, cosa rappresenti, e dopo qualche domanda che ti pone con quel sorriso incantevole, ti consiglia un piatto che secondo lui soddisferà il tuo palato, ma soprattutto che è in armonia con il tuo spirito, con chi sei tu, insomma.
Tutte le volte che ho mangiato il tipo di ramen che Yoshi mi ha consigliato, ho capito e ho imparato una cosa nuova. Non sul ramen, su di me.
Assolutamente da provare.
Il locale rispetta i seguenti orari:
- Lun. – Ven. dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 17.00 alle 22.00
- Sabato dalle 12.00 alle 22.00
- Domenica e festivi dalle 12.00 alle 21.00
Altre info su questo locale e non solo, potete trovarle cliccando qui sul blog
PREGA:
Nel meraviglioso Westpark si trovano due dei luoghi più importanti del nostro cammino.
La Thai Sala è stata costruita nel mezzo di un piccolissimo laghetto nel Giugno del 1983, in occasione dell’International Garden Expo 83. Anni dopo arrivò anche la meravigliosa statua del Buddha, un regalo di Nopradol Khamlae alla città di Monaco di Baviera, che venne posta al centro della struttura e che ancora oggi domina tranquilla e pacifica il piccolo giardino che ha tutto intorno.
Camminare e di colpo trovarvi di fronte la Thai Sala sarà un’esperienza unica, garantito. Improvvisamente, tutto assumerà forme e colori diversi, e diversa l’aria che respirerete lì. Una pace incredibile, un silenzio rispettoso, come se anche la natura cogliesse in quel momento l’importanza di qualcosa che accade senza accadere, ma che è lì, ogni giorno.
Consiglio: Scattate foto, ovviamente, ma lasciatevi anche del tempo per voi, abbandonate un attimo quello che vi rende così “terreni”, via telefoni, videocamere, buste, souvenir. Sedetevi dieci minuti. E respirate. Incantatevi di fronte a questo luogo, a questo momento, e tentate di sentire. Il viaggio nel viaggio sta proseguendo, vero?
Se riesci a fare un po’ di spazio nella tua mente si apre una porta
e allora sai che farà l’universo?
Ti inonda e tutto il resto non conta più..(Mangia, Prega, Ama. – il film)
Alle vostre spalle troverete poi la Pagoda Nepalese, un gioiello. Fu costruita da trecento artigiani intagliatori in circa sette mesi e solo in seguito trasportata a Monaco. Dopo circa 200 anni era la prima volta che si rieseguiva la costruzione in modo originale, come insegna la tradizione nepalese. Pare che durante il trasporto, anni fa, fossero stati nascosti circa 400 kg di hashish in alcune cavità della scultura.. certo, poco a che fare col nostro viaggio, ma è pur sempre una notizia e non potevamo non riportarvela. La pagoda è oggi anche sede di un’associazione no profit.
Garantiamo che anche questo sarà di sicuro un momento importante del vostro viaggio, quindi fermatevi e godetevelo.
(Qualche info in più sulla Thai Sala? Clicca qui)
AMA:
Sendling Westpark: Preßburger Str. 35/ Garmischer Str.( UBahn: U6 Westpark)
Orari: Lun.- Gio. dalle 14.00 alle 21.00
Ven. dalle 14.00 alle 22.00
Sab. e Dom. dalle 11.00 alle 23.00
Forse il consiglio più difficile, la parte più complicata del viaggio.. o forse no! “Ama”, per noi di Itinera, è stavolta una dichiarazione d’amore al parco stesso, fin troppo dimenticato e poco celebrato sia nelle guide che sul web (almeno in italiano).
Westpark è davvero un luogo di cui e dove innamorarsi. E’ bello in tutte le stagioni, ma in Autunno lo è forse un po’ di più, grazie ai colori di cui si tinge tutta la Baviera in questo periodo.

Progettato dall’architetto paesaggista Peter Kluska, il Parco si estende per circa 2,6 km da est a ovest, ed è tagliato a metà da Garmischer Strasse, una via che si può attraversare a piedi o in bici per raggiungere appunto l’altra parte del parco.
Oltre ai due luoghi di preghiera, a Westpark troverete l’amore nei giardini cinesi e giapponesi poco distanti dalla Padoga, nel giardino delle Rose curatissimo e splendido, nei percorsi più o meno battuti, nella natura. Aceri, betulle, faggi, ippocastani, troverete di tutto a Westpark.
E’ un parco urbano, diciamo così, quindi sarà un po’ strano uscire dalla città e entrare di colpo in un’atmosfera completamente diversa, dove c’è spazio per innamorarsi di dettagli che non potrete leggere in nessuna guida – tranne la nostra! – e che pure non dimenticherete facilmente.
Un viaggio, si sa, è un trovare risposte, e forse chissà che proprio Westpark coi suoi colori, e gli odori di “paese lontano”, non possa suggerirvi qualcosa all’orecchio. A volte, che noi sappiamo, lo fa.
All’interno del Parco, ci sono inoltre spazi dedicati ai bimbi, percorsi da poter fare in bici, luoghi dove poter praticare sport, e altri giardini che speriamo scopriate da soli.
Sparse qua e là, incontrerete diverse sculture e installazioni artistiche, come una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, e durante la bella stagione vengono proiettati film , organizzati eventi, rappresentati diversi spettacoli teatrali. Fidatevi, sarà Amore a prima vista.
Dal mio Oriente a Monaco è tutto.
Sabrina B.
Alla fine sono arrivata a credere in una ricerca che io chiamo “La Fisica dell’Anima”, una forza della natura governata da leggi reali quanto la legge di gravità. La regola di questo principio funziona più o meno così: “Se sei abbastanza coraggioso da lasciarti dietro tutto ciò che è familiare e confortevole, e che può essere qualunque cosa, dalla tua casa ai vecchi rancori, e partire per un viaggio alla ricerca della verità, sia esteriore che interiore; se sei veramente intenzionato a considerare tutto quello che ti capita durante questo viaggio come un indizio; se accetti tutti quelli che incontri, strada facendo, come insegnanti; e se sei preparato soprattutto ad accettare alcune realtà di te stesso veramente scomode, allora la verità non ti sarà preclusa.”
(Mangia, Prega, Ama – il film)