Torino. La storia d’Italia seduti ad un Caffè

Scoprire le curiosità e la storia della Città attraverso un tour dei Caffè?

Beh… a Torino si può!  E credeteci non è che un piacere, per gli occhi e per la bocca.

La storia di Torino, e soprattutto i fasti della storica Capitale Sabauda, emergono in ambienti che ricordano i salotti borghesi i cui arredi e le cui vicende hanno contribuito a costruire il fascino della città, rimasto ad oggi ancora intatto.

Sembra che il tempo si sia fermato ad un epoca di carrozze e cavalli, un tempo dove tutto sembrava scorrere più lento nonostante i cambiamenti storici che stavano avvenendo. Infatti tra specchi antichi, tappezzerie di raso, marmi, legni pregiati, stucchi, dorature e piatti di porcellana, la vera curiosità è fare un viaggio nel tempo anche solo per qualche ora. …E noi di Itinera Mag non potevamo che accompagnarvi.

Non possiamo che iniziare questo viaggio da Piazza San Carlo, considerata fin dagli anni ’20 il ‘Salotto’ della città. I Torinesi già allora, la Domenica mattina, mettevano addosso qualcosa di elegante e finita la messa andavano a bersi un Vermut al Caffè Torino o al Caffè San Carlo, o a comprare dolcezze e caramelle di ogni tipo alla Confetteria Stratta.

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  • (1) Caffè Torino – Piazza S. Carlo, 204, 10121 Torino    Lun-Do 8.00-00.00

Nato quasi per scommessa nel 1903 con i suoi marmi pregiati, i medaglioni dipinti, il lungo bancone di legno e marmo finemente sbalzato, la sontuosa e armoniosa scala, le dorate specchiere, fu concepito all’insegna del gusto dell’epoca, quell’irresistibile fascino Belle Èpoque.

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Da Cesare Pavese a Macario, da Einaudi a De Gasperi, sono tanti i personaggi famosi che amavano passare i pomeriggi qui, tra cui anche Umberto, Mafalda e Maria di Savoia che, eleganti come nessun altro a testa alta, arrivavano passeggiando e non appena comparivano in Piazza San Carlo, dal Caffè Torino, quasi come un’ala di maggiordomi, i camerieri in livrea uscivano ad accoglierli, con il vecchio titolare in testa.

  • (2) Caffè San Carlo  – Piazza San Carlo, 156 – 10123 Torino   Lu-Do  00-21.00

È il più anziano tra i Caffè,  nato nel 1822. Era già un punto di riferimento cittadino nel Risorgimento quando ci si incontravano D’Azeglio, Cavour, Lamarmora, Rattazzi e Giolitti, e fu il primo caffè italiano a dotarsi nel 1832 di illuminazione a gas.

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  • (3) Confetteria Stratta –  Piazza S. Carlo, 191, 10123 Torino    Ma-Do  00-19.00

Al civico 191 c’è la confetteria e pasticceria «Stratta», risalente al 1836 che, grazie alle sue caramelle, diventò fornitrice ufficiale della Real Casa Savoia che la premiò con numerose onorificenze.

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È ancora oggi un  trionfo di specchi e boiserie, ripiena di caramelle gianduiotti e praline.

Proseguiamo poi verso Piazza Castello,  il vero centro città, dove si affacciano gli edifici storici del potere: Palazzo Madama e poi Palazzo Reale, e dove si intravedono i capricci barocchi  delle cupole guariniane della chiesa di S.Lorenzo e della Cappella della Sindone. Qui, davanti a questo scenario, nascono due dei caffè di maggior importanza della città.

  • (4) Baratti & Milano –  Piazza Castello, 27/29, 10123 Torino   Ma-Do  00-20.00

Fondata nel 1858 dai due confettieri piemontesi, Baratti & Milano è fregiata dello stemma Sabaudo quale “fornitrice della Casa Reale”. Fu lo stesso Baratti che creò il famoso ‘creminodivenuto poi, con il Gianduiotto, uno dei grandi classici fra i cioccolatini italiani.

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Un’immagine di eleganza e di galanteria che trova la sua cornice più adatta nell’ornato e scintillante interno del locale, che si estende con le sue vetrate lungo la superba Galleria Subalpina.

Ai suoi tavolini vi soggiornò Guido Gozzano, che vi compose uno scherzo in rima su donne e dolcezze, mentre il musicista Pietro Mascagni rinfrancava corpo e intelletto.

  • (5) Mulassano –  Piazza Castello, 15 Torino   Gio-Mar  7.30-00.00

L’attività della ditta Mulassano comincia nella seconda metà dell’800, con apertura di una bottiglieria in via Nizza 3. L’allora proprietario, Amilcare Mulassano, era titolare anche della rinomata Distilleria Sacco, produttrice del famoso sciroppo di menta. Nel 1907 il locale fu poi trasferito nella più centrale piazza Castello, luogo che non ha più lasciato.

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Nel corso dei primi anni il locale si trasformò in Caffè. Oggi è come fu pensato da Antonio Vandone e rimane patrimonio della città di Torino e di chi ne vuole godere la bellezza. Piccolo, raccolto, accogliente, realizzato con sapiente maestria. Nei suoi trentuno metri quadri il bronzo, il legno e l’ottone delle sue boiseries giocano e si moltiplicano attraverso un sapiente e calcolato gioco di specchi.

Sul bancone in marmo d’epoca è presente una fontanella di marmo e bronzo che ne ha caratterizzato il locale nel corso dei decenni: grazie ad un sistema di filtrazione, essa fornisce il bicchierino di acqua prima del caffè.

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Curiosità: All’interno del Caffè Mulassano è incisa una targa che recita: Nel 1926, la signora Angela Demichelis Nebiolo, inventò il tramezzino“. E’ proprio così; in questo piccolo locale è stato inventato quel prodotto che, ogni giorno, milioni di italiani usano per i propri pranzi.

I coniugi Nebiolo, di ritorno dagli Stati Uniti, per ringiovanire il locale, inventarono, dapprima in accompagnamento all’aperitivo poi come pranzo veloce, questo spuntino che Gabriele D’annunzio chiamò, alcuni anni dopo, “tramezzino”. Il tramezzino di Mulassano è tra gli spuntini più richiesti, ora come allora, dai torinesi. Tra gli oltre trenta gusti diversi, i più originali e richiesti sono il celebre tramezzino all’aragosta, quello al tartufo e con la bagna cauda.

Percorrendo Via Po, anarchica eccezione diagonale che irrompe nel rigido reticolo ortogonale della città, ci incamminiamo sui suoi 1.250 m di portici per incontrare il caffè più famoso della via.

  • (6) Caffè Fiorio – Via Po, 8, 10121 Torino     Lun-Do 8.00-01.00

Inaugurato nel 1780, Il Caffè dei Fratelli Fiorio è uno dei caffè storici più antichi di Torino. Fu abituale ritrovo dei nobili all’epoca della restaurazione e in seguito dei maggiori intellettuali e politici del Risorgimento.

Ancora oggi è un apprezzato ritrovo dei torinesi e dei turisti. Carlo Alberto di Savoia, ogni mattina, prima delle questioni di Stato, chiedeva che cosa si dicesse al Fiorio, perché era il circolo dei più influenti conservatori. Lo frequentarono Cavour, Rattazzi, D’Azeglio.

Bancone in marmo giallo del 1920 e bussola d’ingresso laterale liberty. Conserva i segreti dei gelati più famosi di Torino, amati da Nietzsche.

Piccola Storia del Gelato: Nel 1945, quando la guerra volgeva al termine e il latte fresco scarseggiava, per fronteggiare l’emergenza si chiese aiuto ad un cliente speciale, un comandante americano. Pochi giorni dopo, il comandante si presentò con un furgone pieno di latte condensato. “Che fare?”, si chiesero quelli del Fiorio. Provarono a miscelarlo con il poco latte fresco che avevano e ne risultò un gelato dalla cremosità insospettata e dal gusto speciale. La clientela lo apprezzò al punto di decretarne l’assoluto successo.

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Ancora oggi la formula del gelato prevede di aggiungere al latte fresco una percentuale di latte condensato. Fiorio inaugurò quindi la moda del gelato da passeggio con  il cono, finora tabù, anche per le signore. Bastò offrire alle giovani torinesi che passeggiavano in via Po’ la Domenica pomeriggio il loro gelato preferito, per dire a tutta la città che la golosità era cosa per tutti.

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Avanzando sotto i portici della via ci appare il magnifico scenario di Piazza Vittorio che si apre sulle sponde del fiume di fronte alla maestosità della Gran Madre e della collina torinese. Sulla sinistra, al numero 5, ecco l’ Elena, nelle cui salette era possibile vedere, tra i tanti, Cesare Pavese intento nella lettura e nello scrivere appunti.

  • (7) Caffè Elena – Piazza Vittorio Veneto 5, 10124 Torino   Lu-Do  08-01.00

Locale storico in stile liberty, dove Giuseppe Carpano mise a punto la ricetta del suo Vermouth. Ancora oggi sulla porta d’ingresso campeggia la storica insegna originale in vetro del Vermut Carpano dell’Ottocento.

Fu il bar preferito di Cesare Pavese ma è ancora oggi uno dei luoghi preferiti dalla movida locale per consumare il rito dell’aperitivo.

Meta obbligata ed esperienza imperdibile per tutti i golosi, ora come allora,  è però il

(8) Caffè Pepino – Piazza Carignano 8, 10123 Torino    Lun-Do   9.30-22.30

che per primo inventò il celebre gelato ricoperto, qui detto “pinguino”. La ricetta ancora originale dell’epoca (1884) e la cura nel produrlo ne fanno un gelato imitatissimo in tutto il mondo.

C’è poi Il Bicerin, a Torino dal 1763.

  • Caffè al Bicerin – Piazza della Consolata 5 Torino  Lun-Do 8.30-19.30

Rimasto identico a com’era duecento anni fa, (da notare il soffitto basso ed il pavimento che scricchiola, nonché le vetrinette che espongono pezzi di cioccolata come se si trattasse di opere d’arte), era il locale prediletto da Camillo Benso conte di Cavour.  Ancora oggi, infatti,  guardando il tavolino vicino alla vetrine, sembra di vederlo seduto mentre sorseggia il suo caffè.

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Entrate, ordinate un Bicerin e godetevi il suo gusto dolceamaro fatto di cioccolata, caffè e crema di latte, bevanda simbolo di Torino, nata qui, nel luogo che ne porta il nome. Un luogo dove la golosità ha fatto la storia.

Potremmo ancora camminare lungo le eleganti vie di Torino ed imbatterci sicuramente in qualche altro caffè della città, l’elenco sarebbe davvero infinito. Come potremmo, infatti, non citare il Plattì, aperto fin dal 1870 in pieno stile liberty, che annovera tra i suoi fedelissimi Luigi Einauidi e Cesare Pavese; oppure il Caffè Norman, che il 3 dicembre 1906 vide nascere il Toro; o ancora il Caval d’ Brons,  un omaggio al monumento equestre di Emanuele Filiberto di Savoia, posto al centro della Piazza San Carlo.IMG_1035

  • Norman Via Pietro Micca 22, 10122 Torino     Lu-Do  7.00-00.00
  • Caval d’ Brons Piazza S. Carlo, 157, 10123 Torino   Lu-Do  7.30-00.00
  • Platti Corso Vittorio Emanuele II, 72, 10121 Torino     Lu-Do  7.30-21.00

Non resta quindi, a noi di Itìnera Mag, che invitarvi il prima possibile a gustare un dolcissimo caffè seduti ad un tavolino, in questo tour unico dove potrete lasciarvi trasportare dalla storia ed immergervi nell’atmosfera di un tempo.

Da Torino,

Alessandra C.

 

 

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