Se c’è un posto che tutti conoscono ma che pochi “sanno” in quello che è il capoluogo umbro, Perugia, quel luogo è la Rocca Paolina, fulcro centrale di tutta la città. Un luogo ricco di storia, affascinante, che lascerà a bocca aperta grandi e piccini, e che consente di creare una vera e propria magia in tutta Perugia.
La Rocca Paolina rappresenta il vero cuore della città, ciò che non si può non visitare una volta giunti a Perugia. In realtà è quasi inevitabile visitarla: essa, infatti, rappresenta il punto di transito che collega il centro della città a quelle che sono le zone minori, quali ad esempio i quartieri più piccoli o i parcheggi più importanti della città. All’interno della Rocca, infatti, ormai da anni e anni, sono state costruite le scale mobili, che permettono ai più pigri di raggiungere il centro storico in un batter d’ali. Molti turisti, perugini compresi, però, a volte non si soffermano per ammirare la Rocca, vedendola solo ed esclusivamente come un luogo di transito, di passaggio. Eppure essa rappresenta il cuore pulsante di tutta Perugia, in cui converge la sua storia, intrighi, curiosità, leggende e molto altro ancora che non possono non essere conosciute.
Noi di Itinera abbiamo deciso di dedicare un post ad hoc interamente incentrato a questo luogo, proprio perché spendere solo due parole per un posto affascinante come questo, sarebbe decisamente riduttivo, e darebbe alla Rocca Paolina la non-importanza che non merita. Quello che ne uscirà, sarà un post ricco di cultura e informazioni importantissime che faranno gola a tutti gli appassionati di arte, ma anche a tutti i curiosi che, giungendo in questa splendida città e alzando gli occhi, si ritroveranno ammassi di pietra che, sicuramente, susciteranno moltissime domande. In particolare modo, abbiamo voluto raccogliere qui i 3 motivi per cui visitare la Rocca Paolina è un’occasione da non perdere!

1- C’era una volta…
La Rocca Paolina fu fatta costruire attorno al 1540 per volere di Papa Paolo III Farnese da cui, per l’appunto, prende il nome. Essa fu da subito pensata come una forma di protezione per tutta la città, sia perché in quel periodo Perugia, come Ancona, rappresentava una delle città più importanti di Italia, sia perché l’avanzata dei Turchi era alle porte.
Il progetto della sua costruzione fu affidato ad un architetto, Antonio da Sangallo, che scelse di costruirla sul cosiddetto Colle Landone, sede delle dimore dei Signori della città, i Baglioni. Dimore, queste ultime, che insieme alle mura etrusche, monasteri, chiese e torri, furono distrutte per far sì che la costruzione della Rocca Paolina fosse terminata in un brevissimo arco di tempo, circa due anni.
Ciò che ne venne fuori fu una vera e propria città sotterranea che ospitava numerosissime stanze in cui risiedeva il potere del Papa, nonché una prigione in cui giovani galeotti erano condannati a passare il resto dei propri giorni.
La Rocca del 1550 era essenzialmente composta di due parti principali:
– La Tenaglia, a valle;
– La Fortezza che, seppur avesse un ruolo di difesa per città, occupava lo spazio più vitale di tutta la stessa, così come oggi: la zona che occupa i Giardini Carducci, Viale Indipendenza e Piazza Italia.
Nonostante la maestosità e la bellezza che conferiva a tutto il capoluogo umbro, la Rocca non fu mai vista di buon occhio da tutto il popolo perugino. Essa, infatti, da sempre rappresentò un motivo di vergogna e non uno di vanto, essendo il segno della sconfitta del popolo nei confronti dei poteri papali.
Un simbolo che fu definitivamente distrutto nell’ ‘800 con la sua demolizione.

Quello che ne rimane oggi sono delle splendide mura che tutt’ora ospitano piccoli vicoletti e piazzette, nonché la saletta delle guardie papali, la casa della famiglia Baglioni e quello che resta di un antico stadio in legno in cui veniva praticato il “Giuoco del Pallone”.
2- Non solo storia…
Visitare la Rocca è estremamente facile e, soprattutto, gratuito. Come abbiamo detto all’inizio di questo post, la Rocca Paolina rappresenta il passaggio strategico, se così vogliamo chiamarlo, che consente ai molti di accedere direttamente al centro storico in pochi passi. Giungendo da Piazza Partigiani, dove si trova la stazione degli autobus e il parcheggio più importante della città, è possibile visitare la Rocca negli orari di apertura delle scale mobili: 6:15 – 2.
Ad oggi essa ospita anche il CERP, il Centro Espositivo della Rocca, aperto durante mostre o eventi vari.
In questo periodo, inoltre, la Rocca Paolina, insieme a Corso Vannucci, è il “centro natalizio” di tutta la città. Dall’8 al 26 Dicembre di ogni anno, infatti, essa ospita quello che viene chiamato Mercatino delle Strenne, un vero e proprio mercatino natalizio in cui potrete trovare proprio di tutto, dal cibo agli addobbi, dalla botanica alla ceramica. Insomma, tutto quello che si potrebbe trovare in quei mercatini del Nord-Europa immersi nella neve.
Pertanto, se fino al 1800 e oltre la Rocca Paolina ha rappresentato un tasto dolente per tutti i perugini, ad oggi essa non è nient’altro che un qualcosa di cui andare fieri. Una sua caratteristica predominante, infatti, è quella di essere viva, in qualsiasi mese dell’anno: non c’è momento in cui potrete trovarla vuota. Visite guidate, scolaresche e turisti aumentano quell’incessante via-vai che la contraddistingue da sempre.
3- Tutta colpa del sale?
Ma perché fu costruita la Rocca Paolina? Poco fa abbiamo accennato al fatto che essa fu eretta per difendere la città da possibili attacchi nemici, come una vera e propria fortezza a difesa di tutta Perugia. Niente di più vero, ma abbiamo tralasciato un piccolo particolare.
Nel biennio 1539-1540 Perugia fu la protagonista di quella che passò alla storia come “Guerra del Sale”, una sanguinosa rivolta del popolo perugino contro lo stato pontificio. Il popolo, infatti, acquistava il sale dai senesi ma il Papa, una volta giunto in città, impose l’acquisto del sale da Ostia ad un prezzo maggiore rispetto a quello senese. Proprio per questo motivo iniziò una rivolta, anzi due. La prima sanguinosa, che vide il popolo perugino contro il papato, la seconda più “simbolica”: i perugini, infatti, iniziarono a preparare il così detto pane sciapo, una vera e propria prelibatezza di questa terra, un tratto distintivo, il comune filone che ancora oggi tutti gli umbri si trovano nelle proprie tavole durante i pasti. Dopo la rivolta dei perugini, comunque, il Papa ordinò l’invasione di Perugia che, con la costruzione della Rocca vide la fine della famiglia Baglioni, di cui oggi rimane solo un quartiere.
Insomma, proprio come per tutte le cose, l’altra faccia della medaglia è sempre più interessante. Pensare che la Rocca Paolina sia solo ed esclusivamente un luogo di transito per giungere al centro storico e, soprattutto, un cumulo di pietre messe lì a casaccio, è assolutamente da evitare. Come avete potuto vedere, infatti, essa nasconde una storia e una cultura per nulla da sottovalutare e che, speriamo, abbiano suscitato la vostra curiosità!
[…] Alla fine di Viale Indipendenza, a destra, si apre Via Marzia, che prende il nome dalla nostra ultima tappa, Porta Marzia. Essa risale alle seconda metà del III secolo a.C. e venne omologata alle mura della Rocca Paolina nel 1540. Una particolarità di questa porta è che essa dà accesso ad una parte della città molto particolare e che abbiamo già conosciuto: la Rocca Paolina (che trovi cliccando qui) […]
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