Roma tra sacro e profano: visioni celestiali e odore di libri

Roma, si sa, è la città dai mille volti: disperata e disperante, caotica, libera, difficile, emozionante, divertente, romantica, passionale, sconvolgente, insopportabile, magnificente, vera. È amata, invidiata, detestata, idolatrata, mitizzata.

Ma se c’è qualcosa che di sicuro resta di oggettivo, è la sua intrinseca dualità, il binomio sacro/profano che da sempre la caratterizza, come non accade da nessun’altra parte. Qui a Roma non si può non sentire il profumo e la grazia di Dio, e non solo per via dello sguardo onnipresente del Vaticano, dritto dritto sui nostri sette colli, ma anche per la moltitudine di chiese e basiliche sparse un po’ dappertutto in città. Tuttavia, alla divina presenza si contrappone da sempre un’aria più profana, scanzonata, qualche volta irriverente, che risuona fresca nelle risate sguaiate tipiche dei romani, nelle grida di giubilo, in quel dialetto così riconoscibile, nelle strade, nei palazzi, nei giochi di strada che qui a Roma sopravvivono quasi come trent’anni fa. Nell’umanità della gente, nei negozi e nei locali dall’aria familiare, dove sentirsi a casa è questione di pochi minuti.

A Roma il sacro va a braccetto col profano, e vanno anche piuttosto d’accordo.

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Per questo proponiamo un mini percorso che segue due strade diverse eppure in qualche modo unite, una guida da seguire in un pomeriggio di ispirazione divina e d’arte letteraria, ma umana, che qui a Roma, si sa, sono due tendenze imprescindibili.

Siamo nel quartiere Esquilino, storica zona romana. La nostra prima tappa si trova in Via Conte Verde, al numero 66. E’ qui che incontriamo Caroline, che gentile ci apre le porte del suo The little reader, un mondo a sé.

Si tratta di una libreria per bambini e ragazzi – che Caroline definisce giovani adulti – un gioiellino assolutamente da non perdere.
All’interno, una curata scelta di libri sia in italiano che in inglese, uno spazio esterno con tanto di tavoli e sedie pronti per la bella stagione, e un piccolo ma graziosissimo angolo bar dover poter consumare una tazza di caffè bio ed equosolidale, tè e infusi, succhi di frutta bio, insieme a uno dei dolcetti che trovate esposti sul bancone. La scelta dei dolci punta alla tradizione americana – Cheesecake, Banana bread, Torta di carote, Brownies, Cookies – ma se vi piace il genere sono deliziosi. Come trovate anche sul loro sito, la libreria è per bambini e ragazzi, ma il ristoro è per tutti!

The little reader è soprattutto un luogo dove potersi incontrare e socializzare, dove insieme alla cura per l’apprendimento del bambino, c’è spazio anche per il genitore, e la voglia di costruire insieme un piccolo mondo – bilingue – dove leggere è un divertimento, stare insieme una gioia, e spizzicare dolcetti un dolce pretesto per sorridere.

Tra le varie attività segnaliamo il Book club (una volta al mese) sia in inglese che in italiano, e ogni Mercoledì lo Storytime per bimbi dai 2 ai 5 anni: dalle 17.00 letture animate di storie  in inglese (non è necessaria la conoscenza della lingua – Prezzo per partecipare: 5 €)

Da non perdere: Giovedì 2 febbraio 2017 la terza edizione della Notte della saga di Happy Potter sarà celebrata in tutto il mondo e a The little reader ci sarà una serata di magiche attività: preparate le bacchette per giochi, letture e quiz. Tutto inizierà con la Cerimonia dello Smistamento quando il Cappello Parlante deciderà la vostra Casa di appartenenza per la serata! Tutte le info per partecipare, l’età consigliata, prezzi e orari qui!!

Orari di apertura di The little reader: Dal Lunedì al Sabato 10 – 18.30

 Se la nostra prima tappa aveva il sapore dell’infanzia e la freschezza della giovinezza, ecco che il nostro percorso cambia atmosfera: uscendo dalla libreria, giratevi verso sinistra e proseguite dritti verso via di Santa Croce di Gerusalemme. Percorretela tutta, scattate qualche foto qua e là, ma affrettatevi, in cinque minuti sarete a destinazione. Proprio davanti a voi, bellissima, ecco la nuova tappa, il primo saluto al sacro – e che sacro! – che c’è da queste parti.

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Vi trovate di fronte alla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, una delle chiese di Roma che fanno parte del celebre “Giro delle sette chiese”, itinerario di pellegrinaggio a piedi ancora praticato dai fedeli. Fu edificata a partire dal IV secolo per conservare una parte della Croce di Gesù, e tra le sue fondamenta si racconta vi sia anche la terra consacrata del Monte Calvario, che le vale quindi ancora oggi la dicitura in Gerusalemme. Nei secoli venne diverse volte restaurata, e nel periodo avignonese fu completamente abbandonata, fino al XVIII sec., quando grazie all’intervento di Papa Benedetto XIV venne di nuovo a trovarsi oggetto di nuove rivisitazioni artistiche. L’aspetto che ha ora, infatti, risale proprio al Settecento.
Confiscata e incamerata nei beni dello Stato italiano dopo il 1870 e divenuta sede della Parrocchia di Santa Croce
 
(1910) poiché in una posizione a quel punto centrale, visto che la zona urbana era ormai abitata da molti fedeli , è una Basilica meravigliosa, impossibile davvero non visitarla!

L’ingresso è un atrio a pianta ellittica con una cupola sostenuta da imponenti colonne in granito; all’interno, un’ urna contenente i corpi dei SS. Cesareo e Anastasio, diversi affreschi e numerose reliquie, tra cui tre frammenti della Vera Croce, ovvero due spine della corona, un sacro chiodo e il Titulus crucis (il cartiglio infisso sopra la croce di Gesù) conservati tutti, appunto, nella Cappella delle Reliquie. A parte l’ultima citata, le altre sono conservate nella Basilica fin dall’inizio della sua costruzione, e sembrano dunque essere le reliquie più antiche di cui si abbia traccia.

Per saperne di più e per conoscere gli orari in cui è possibile visitare la basilica, potete cliccare qui.

Per gli appassionati del genere, proprio accanto alla Chiesa e del tutto slegato dalla religiosità del luogo, c’è il bellissimo Museo Storico della Fanteria (Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9) , riaperto nel Settembre 2016 dopo una ristrutturazione, e in alternativa, altre due tappe “profane”: Il Museo Storico dei Granatieri di Sardegna (Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 7) e il Museo Nazionale degli Strumenti musicali (al numero 9/a, proprio attaccato alla Basilica).

È tempo di proseguire. Voltatevi, dunque, verso sinistra e proseguite dritto su via Carlo Felice. Se vi va, e se i cancelli sono aperti, passate attraverso il piccolo parco e in due minuti scorgerete una delle piazze più belle – e sacre – di Roma. Siamo in Piazza di Porta San Giovanni, dove è situata la famosa Basilica di San Giovanni in Laterano (su cui trovate qualche accenno anche qui). Camminando verso la piazza, vi accorgerete di arrivare alle spalle del Monumento a San Francesco d’Assisi, inaugurato nel 1927 in occasione del settimo centenario della morte del Santo. Collocato in linea d’aria tra le due basiliche, con la Statua del Santo rappresentata con le braccia alzate e i palmi delle mani rivolte verso San Giovanni  in un gesto di preghiera, ispira davvero tutta la fede e la santità di cui Roma ogni giorno è testimone. Imperdibile.

Terminata la visita e attraversata dunque la Piazza, lasciatevi la Basilica sulla sinistra e proseguite verso Piazza San Giovanni in Laterano, proprio dove si trova il famoso Obelisco Lateranense, che con i suoi 32 m circa è l’obelisco monolitico più alto del mondo, e anche il più antico di Roma. Proprio dall’altra parte della strada, in Piazza San Giovanni in Laterano 62, all’angolo con Via Merulana, troverete la nostra ultima tappa di oggi, un luogo nuovo, fresco, dove la cultura passa attraverso nuovi punti di vista, tutti interessanti.

Si tratta di Coreander, una libreria indipendente di recentissima apertura (Ottobre 2016), dove ad attendervi troverete Cristina, Marina e Claudio (non necessariamente negli stessi orari!). Vi offriranno un consiglio sincero e un sorriso franco, e di questi tempi è già un ottimo inizio!

All’interno troverete una selezionata scelta di titoli di vario genere: si passa dalla Narrativa al Settore turistico (anche in lingua), dalla Storia alla Saggistica, alla Narrativa economica. Da segnalare una cura particolare sui libri di genere Fantasy – quindi se siete appassionati, segnatevi questo indirizzo – e su quelli illustrati, dedicati ai più piccoli e non. Da non sottovalutare, poi, la grande scelta di romanzi editi da case editrici indipendenti quali L’Orma, Sur, Tuga, Keller, che occupa il grande scaffale accanto alla cassa. Ottimi.

Ciò che rende diversa Coreander, tuttavia, è proprio l’anima di chi la abita. È la loro passione per i libri e per la cultura, la capacità di creare un’atmosfera che abbia un po’ il sapore della tranquillità di casa, è la freschezza e la  voglia di inventare un luogo dove sia facile condividere un’idea, realizzare un piccolo sogno, e certo, acquistare un buon libro. Se siete innamorati di posti autentici, giovani, dove il rapporto umano è al primo posto e incontro è ancora una parola che ha un grande significato, allora siete all’indirizzo giusto. Segnatelo.

Il calendario di Coreander è ricco di appuntamenti e collaborazioni. Quello che ci piace di più è un evento settimanale che si svolge ogni Sabato e si chiama L’Artigiano in Vetrina. Per scoprire di cosa si tratta clicca qui  . Proprio per questo evento, Sabato 4 Febbraio dalle ore 17.00 la vetrina di Coreander ospiterà Stefania e il suo Petì Lab, con esplorazioni cartacee quali quaderni, taccuini, segnalibri, e agende interamente fatti a mano. Il 25 Febbraio, invece, sarà la volta di Ludovica e di Outside Gallery. Davvero da non perdere!!

Orari di apertura di Coreander:

Lunedì dalle 15 alle 19:30
Dal Martedì al Sabato dalle 9 alle 19:30
Domenica dalle 9 alle 13

Il giro è finito. Se siete stanchi per il cammino ma felici per ciò che avete incontrato, allora abbiamo fatto il nostro lavoro.  E ne siamo contenti.

Se ancora non avete provato, ma solo letto l’articolo, vi auguriamo dunque Buon Viaggio. E mi raccomando, non sbagliate strada.

Da Roma,

Sabrina B.

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Un commento

  1. […] Per arrivare al colle Esquilino (7), l’ultimo del nostro itinerario, prendiamo via della Polveriera, poi via Eudossiana, passiamo davanti alla Basilica di San Pietro in Vincoli e scendiamo per la Scalinata dei Borgia. Percorrendo via Cavour verso destra troveremo l’obelisco Esquilino e la Basilica di Santa Maria Maggiore. L’Esquilino è il più esteso dei sette colli ed è formato da tre alture: l’Opius nel settore meridionale, il Fagutal in quello occidentale, confinante con la Velia, e il Cispius nella parte settentrionale. Fanno parte dell’Esquilino piazza Vittorio e i sui giardini, la Stazione Termini e la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme (sulla quale abbiamo scritto un’altra piccola guida che trovate cliccando qui). […]

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